L’uscita dall’agóne politico di Mariano Ragusa. Qualcuno lo rimpiangerà

Mariano Ragusa in una lettera annuncia di lasciare il coordinamento della lista civica “Progetto comune” che ha sostenuto la rielezione del sindaco Carmelo Pace.
RagusaCiccarello“Le scorse elezioni amministrative – scrive Ragusa in una lettera – hanno selezionato una classe dirigente e politica che lascia ben sperare e che poggia su giovani volenterosi e capaci di interpretare le esigenze della nostra cittadina.”

Chi sarebbero questi giovani selezionati dalle scorse amministrative? Se guardiamo ai nomi degli eletti, troviamo, non proprio giovani di primo pelo politico, quali Davide Caico, ex vice sindaco, e Pellegrino Quartararo, anch’egli non nuovo alla politica, in passato consigliere provinciale. Giovani, con minore carriera politica alle spalle, sono certamente Alessandro Dinghile attuale vice sindaco, già consigliere comunale nella scorsa legislatura, e la consigliera comunale Maria Grazia Angileri.

“È emozionante ma anche incoraggiante, – prosegue Ragusa nella nota – vedere tanti giovani e donne che dedicano il loro impegno alla cosa pubblica nella consapevolezza che la politica rimane ancora l’unico viatico che consente di dibattere le tematiche al fine di trovare le giuste soluzioni.”
Poi un passaggio in cui si esaltano le buone capacità di amministrare dimostrate a livello amministrativo locale nonostante tutto, cioè nonostante i tagli dei trasferimenti statali e regionali:
“Ribera, nonostante le diverse difficoltà che affondano le radici nel tempo,  a cominciare dalla grave crisi dell’agricoltura e dell’edilizia, in questi anni è riuscita a navigare solidamente in un mare caratterizzato da continui elementi avversi. La drastica riduzione dei trasferimenti statali e regionali ha, infine, reso l’attività amministrativa piena di ostacoli che, di fatto, hanno eliminato ogni possibilità di programmazione. La stessa cosiddetta “ordinaria” amministrazione viene sottoposta a continue incertezze a causa di uno stato e di una regione sempre più assenti e distratti, diventati teatro di litigiosità politiche e con capacità di legiferare ridotta allo zero.”

Ordinaria amministrazione? Si vuole lasciare intendere che la mancata scerbatura, potatura degli alberi, disinfestazione e pulizia del paese di Ribera dipendono dai mancati trasferimenti statali e regionali? Che bisogno c’è di legiferare per pretendere il rispetto degli impegni contrattuali da parte degli enti preposti alla raccolta rifiuti o per dare precisi ordini di servizio a dipendenti e dirigenti?
Non abbiamo dubbi, come scrive Ragusa, che a Ribera “vi sono tantissimi giovani e donne che desiderano impegnarsi politicamente per dare nuova linfa ad un progetto capace di proiettare Ribera in un contesto in grado di ridarle quel ruolo di realtà operosa che l’ha caratterizzata nel passato.” Ma in cosa esattamente consiste questo progetto? Nel turismo, nell’agricoltura, nell’edilizia, nello sport? E qui subentra il tono elegiaco dello statista: “Di fronte a questa nuova sfida, da non perdere ma, anzi, da stimolare, appare necessaria una profonda riflessione, specie da parte di chi per anni è stato sulla ribalta dell’impegno politico.” Riflessione? Su cosa? Autoriflessione: mettersi da parte per dare spazio ai giovani?
Chi sono i giovani? Quelli che hanno le forze. Ma è sufficiente la forza? No, ad essa bisogna unire l’intelligenza. Infatti, secondo Ragusa “le prospettive future di crescita e di sviluppo della nostra Ribera devono ancorarsi inevitabilmente su nuove forze, su fresche intelligenze per concretizzare sfide di rilievo.”
Quali sfide? Ancora con le metafore sportive? Non è una partita di pallone contro qualcuno. E se non bastasse la metafora sportiva ecco che spunta quella militare, col termine altamente significativo di “arruolare”:
“Bisogna, in buona sostanza, avere la capacità di arruolare le nuove spinte che provengono dai giovani. È necessario dunque, sostenerli in questa voglia di impegnarsi per la nostra collettività.”
Chi deve sostenere questi giovani? Il leader maximo che si mette da parte ma poi è dispensatore di buoni consigli o ordini? E se sono ordini che fiducia è mai questa che si ripone sui giovani? Propendiamo per il concetto di consiglio di chi ha senz’altro più esperienza dei giovani.

“La riflessione maturata in questo ultimo periodo – continua Ragusa – mi porta ad essere coerente con essa e ad agire non con parole che si perdono nel vento, ma con i fatti che spianano il percorso che la nuova generazione intende intraprendere. Bisogna quindi dare fiducia e spazio alla nuova classe dirigente e politica.”
Qualcuno ha forse tolto spazio all’ex vice sindaco Caico o all’attuale vice Dinghile con la sua presenza ingombrante? Più avanti nel testo si chiarisce che la riflessione maturata è quella di tirare i remi in barca e di farsi da parte per dare spazio ad altri. Il monologo così si conclude ripetendo, qua e là, sempre gli stessi concetti già enucleati prima.
Si parla “di aiutare con i fatti il senso di una svolta generazionale”. Una bella espressione in stile politichese, non c’è che dire. L’unico appunto da rilevare è la mancanza di capacità di sintesi. Il fatto di cui si parla è semplicemente l’uscita dall’agone politico di Mariano Ragusa, infiorata peraltro di tanti bei paroloni, come si può leggere in chiusura di nota:

ragusa-dorsiTanti anni di attività mi hanno visto impegnato nella politica cittadina come consigliere e assessore. Il mio impegno si è esteso anche alla provincia in qualità di consigliere e assessore. La mia disponibilità si è estesa anche con candidature all’assemblea regionale e una come candidato sindaco di Ribera. In questi anni ho profuso il mio impegno senza risparmiare tempo e forze. Sono stato protagonista nella realizzazione di un progetto che ha visto la prima sindacatura di Carmelo Pace e la sua rielezione. Un progetto portato avanti con la lista civica “Progetto comune”. Oggi, il progetto seguita con le forze di tanti giovani che lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo. Con i giovani che sostengono l’amministrazione Pace sia dal consiglio comunale sia dall’interno della giunta. È giunto il momento di aiutare con i fatti il senso di una svolta generazionale. Una svolta che può essere davvero agevolata, dando piena fiducia ai giovani ed è per tale motivo che la mia riflessione mi porta a compiere un passo indietro, uscendo dall’impegno attivo in politica.
Lascio il coordinamento della lista civica “Progetto comune”, consapevole che lo sforzo e l’impegno dei giovani che ad esso aderiscono darà nuova linfa al progetto politico. Rimarrò sempre grato a quanti, in questi anni, hanno sostenuto il mio impegno e mi sono stati vicini. Ringrazio Carmelo Pace per avere condiviso con me un progetto politico,  che tra l’altro ha evitato che il comune potesse incorrere nel dissesto finanziario. Tanti progetti sono stati portati a compimento con i relativi finanziamenti, questo a prova che, nonostante le difficoltà finanziarie condivise con tutti i comuni italiani, il nostro impegno non è mai mancato.
Mariano Ragusa”

Se la politica consiste in parole e vuote circonlocuzioni, preferiamo senz’altro alle parole i fatti cui fa riferimento lo stesso Mariano Ragusa nella sua lettera di “dimissioni” dal coordinamento. Visto il suo glorioso passato di politico di rilievo anche provinciale qualcuno senz’altro lo rimpiangerà.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

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