Mangiacavallo chiede a Carmelo Pace di seguire il “codice Etico”

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Nenè Mangiacavallo in cui biasima il comportamento irrispettoso di Carmelo Pace nei confronti dei critici del Pizza fest e di tutta la cittadinanza: “Pace segua un codice Etico” – è il suo ammonimento nei confronti del primo cittadino di Ribera.

intervista a NenèHo appreso dalla stampa che in occasione dell’esibizione di Fausto Leali, avvenuta venerdì 11 settembre nell’ambito delle manifestazioni della “Pizza Fest”, il sindaco Pace, dal palco di Seccagrande ed in presenza di migliaia di persone, abbia apostrofato i critici della “Pizza Fest” definendoli, sia pure con un’articolata e prolissa argomentazione il cui significato è inequivocabile, “testi di ……”, con chiaro intento denigratorio e giocando sul dualismo lessicale fra il cognome del cantante Amedeo Minghi ed una nota definizione dialettale, per così dire, socioanatomica.

Quella che qualcuno si sforza di considerare “battuta scherzosa”, potrebbe trovare benevola giustificazione se il primo cittadino l’avesse pronunciata nel chiuso di un’ abitazione privata ed alla presenza di qualche compagno di giochi ma, per la sede e per l’occasione nella quale è stata enfaticamente amplificata, oltre che per la volgarità e la offensività del contenuto, suscita sdegno e preoccupazione. Sdegno per la inqualificabile ed evitabile sortita, preoccupazione per il fatto che queste manifestazioni di provocatoria arroganza e mancanza di stile, sono sempre più frequenti.

Non sta a me spiegare al Sindaco la differenza tra un comportamento da trivio ed il contegno istituzionale, ma credo che qualcuno debba pur ricordargli che, anche se non adottato dal nostro comune, esiste un Codice Etico per i pubblici amministratori, nei confronti del quale, il signor Sindaco, dovrebbe avvertire il dovere, se non di uniformarsi, almeno di accostarsi.

Il Codice Etico prevede che un Sindaco, rappresentante eletto di tutta la comunità locale e non solo portavoce dei propri elettori, deve adottare comportamenti virtuosi ed irreprensibili, sul piano morale e materiale, non solo per la concreta responsabilità amministrativa e contabile attribuita alla funzione, ma anche nel rispetto delle norme del vivere civile.

Carmelo Pace, con sibilline e ripetute affermazioni, vorrebbe far passare il concetto che chi esprime anche una modesta e costruttiva critica sulla Pizza Fest sarebbe pregiudizialmente avverso all’evento, o addirittura contrario allo svolgimento della manifestazione, additandolo al pubblico ludibrio e definendolo, per alcuni scherzosamente, per moltissimi altri offensivamente, “testa di …….”.

Per quel che mi riguarda desidero precisare, qualora ce ne fosse bisogno, che, come sostenuto durante la recente campagna elettorale, non sono né prevenuto né contrario nei confronti della Pizza Fest, che considero una manifestazione interessante, condivisibile ed ormai entrata nella tradizione estiva della nostra città.

Ciò non significa, tuttavia, approvare passivamente ed incondizionatamente tutto quello che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la manifestazione che, nonostante gli sforzi di ammirevoli volontari, non riesce a superare il ristretto confine della municipalità con lo stesso richiamo che può avere la “fiera di settembre” o la “festa di San Giuseppe”.

Ho sostenuto e continuo a sostenere che la Pizza Fest potrebbe e dovrebbe rappresentare un’occasione per rilanciare, in un panorama molto più vasto, l’immagine di un territorio marittimo e balneare particolarmente suggestivo ed interessante, che non può essere creata con l’esposizione sul lungomare di bijoutteria pakistana, zucchero filato e berrettini per il sole; chi desidera acquistare queste cose lo ha già fatto a Ribera, due giorni prima, in occasione della “fiera di settembre”, che presentava gli stessi “espositori”.

Altra riflessione che è stata fatta sulla Pizza Fest e che sembra irritare il Sindaco, come è avvenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione, è quella di chiedere chiarimenti su una questione ancora oggi molto confusa: la Pizza Fest viene organizzata dall’Amministrazione Comunale che delega o incarica operatori, anche esterni, ad eseguire quanto programmato e deciso dalla Giunta?, o viene ideata, organizzata e gestita da operatori esterni che si avvalgono del supporto logistico del Comune ?

Se è vera la prima ipotesi, è stato detto e riprendo il concetto, l’Amministrazione ha il dovere di seguire le procedure previste dalla legge per gli Enti Pubblici e di rendicontare nei dettagli le entrate, che devono essere tracciabili, e le uscite che devono essere trasparenti.

Se, per il Sindaco Pace, coloro i quali esprimono le suddette considerazioni, me compreso, pur condividendo e sostenendo la “Pizza Fest”, sono da annoverare nella novella categoria dei “testi di ……”, non provo alcuna vergogna. Mi vergognerei, invece, se su di me si dovessero addensare sospetti di illegalità, superficialità e mancanza di trasparenza.”

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