A Ribera, in occasione della presentazione dei candidati all’Ars della lista provinciale di Forza Italia, è stata anche comunicata l’adesione al partito di Berlusconi dei tre consiglieri comunali di Ribera Rita Farruggia, Giuseppe Tramuta e Fabio D’Azzo, nonché dell’ex consigliere provinciale Matteo Ruvolo.
Qualcosa è andato storto se quella che doveva essere una conferenza stampa rivolta alla stampa, con soli operatori dell’informazione ad intervistare politici, si è trasformata in un pubblico comizio dai contenuti peraltro interessanti, vista la presenza di un documentatissimo papabile vice presidente della Regione Gaetano Armao e del sindaco di Cammarata Vincenzo Giambrone.
La precarietà dei lavoratori dei consorzi di bonifica? Qualcosa che va debellato, dice Giambrone ma non con quali risorse finanziarie, vista l’endemica mancanza di soldi a livello regionale. Chi ci ha preceduti, ha scialacquato le risorse. Racconto già sentito, attendiamo di ospitare replica.
Anche se mai capiremo chi ha creato e con quali leggi la categoria precari e, dal momento che esiste da decenni, perché mai la categoria precari non è stata ancora stabilizzata. Chi ha interesse a non stabilizzare i precari?
Domande che avremmo voluto porre ai relatori (o comizianti?) ma non c’erano le condizioni spaziali e i tempi per la raccolta di idee e pensieri, in un dialogo reciproco, vista soprattutto la concomitante raccolta delle olive nella campagne riberesi e le ben più urgenti esigenze familiari della domenica mattina di preghiera e raccoglimento.
Al di là dell’aspetto comiziante della seduta cui hanno partecipato, alla presenza di un pubblico assiepato nella sala convegni di Ribera, i candidati Riccardo Gallo, Vittorio Di Natale, Vincenzo Giambrone e il dott. Gaetano Armao, quel che fa notizia per noi è il dato politico locale: il gruppo locale di Forza Italia incoerente rispetto alla posizione nei confronti dell’amministrazione locale guidata dal sindaco in carica Carmelo Pace.
Considerazione generata dal malcelato dissidio interno tra Giuseppe Tramuta e Fabio D’Azzo.
D’Azzo: opposizione costruttiva all’amministrazione Pace, dalla parte della gente se da questa amministrazione dovessero giungere proposte positive.
Tramuta: “lungi da me la polemica” (interna), ma io non sono d’accordo con la posizione espressa dal consigliere D’Azzo. Perché? Perché coerentemente io sono stato eletto in una lista di posizione di centrodestra in appoggio alla coalizione di Pace. Io coerente sulla mia linea, ma anche la mia famiglia che ha espresso da decenni oramai sempre un candidato eletto o assessore del partito di Berlusconi. E voi?
Mia libera interpretazione del pensiero tramutiano che presta il fianco, eventualmente, ad una pubblica rettifica. Di fatto però, la mia impressione, è stato l’imbarazzo dei due consiglieri confluiti in forza Italia e l’incomprensione degli ospiti politici: ma come, questi sono già liberi battitori, non hanno ancora concordato una linea comune politica da seguire?
Tramuta peraltro rivendica la coerenza sua e quella della sua famiglia, in merito alla posizione forzista di lunga data, mentre D’Azzo conferma la sua coerente opposizione, seppure costruttiva, alla proposta Pace sin dalla sua candidatura al consiglio comunale. Potranno convivere in Pace i tre consiglieri nella stessa casa delle libertà?