Lodevole iniziativa culturale della associazione San Vincenzo de Paoli, con il patrocinio del Comune di Ribera, la mostra fotografica di Francesca Riggi. Non massa di individui anonimi, la rappresentazione fatta dall’artista dei destini e delle vite dei migranti assiepati nei centri di accoglienza o in aree di confine nella speranza di guadagnare l’ambita terra di destinazione.
Nel video proiettato ieri pomeriggio nella sala convegni di Ribera una sequenza di 140 scatti ripresi a Lampedusa, a Palermo e a Calais, nel nord della Francia. Persone con una loro dignità di essere umani, che spesso affrontano il rischio di una traversata in mare per sfuggire a persecuzioni ed al rischio certo di morte.
Lo slogan della foto scattata sul passo di Calais, spiega la fotografa Francesca Riggi, dà il titolo “No More Wall” alla sequenza di scatti con accompagnamento musicale, al termine del quale è stato collocato nel video il significativo slogan: “Proteggere le persone e non i confini”. Proprio con questa frase, scritta su un muro, gli abitanti di Lampedusa accolgono i migranti al molo Favaloro. “No more wall” gridano i migranti durante una manifestazione a Calais e ancora “ Nous voulons vivre”.
La mostra fotografica di Francesca Riggi, introdotta dal buon moderatore Roberto Lino, ha visto gli interventi di Margherita La Rocca Ruvolo, da anni impegnata in tante iniziative di solidarietà in Africa, dell’assessore alla cultura del comune di Ribera Lucia Padovano, che si è dimostrata sensibile alle problematiche di integrazione dei cittadini stranieri in ambito locale, e del prof. Pietro D’Anna che ha tirato le conclusioni, attingendo ad esempi tratti dalla letteratura per descrivere la gamma di emozioni suscitate dagli scatti di Francesca Riggi. Come tutti i presenti, il prof. D’Anna ha apprezzato la mostra quale vivida “finestra sul mondo dell’immigrazione”.
1 Commento