Raccolta rifiuti a Seccagrande e Borgo: ritorno al passato tra i disagi dei villeggianti

Il servizio raccolta rifiuti differenziata porta a porta a Seccagrande e Borgo Bonsignore questa estate non potrà essere assicurato perché, come scrive il Commissario straordinario So.Ge.I.R. in una nota del 23 maggio, “l’operatività della scrivente società è stata fissata fino al prossimo 30 giugno, perciò risulta impossibile potere pianificare e programmare l’intervento richiesto”.

Quindi, si ritorna al passato della raccolta indifferenziata con grave danno per l’ambiente e con qualche disagio per i villeggianti di Seccagrande e Borgo Bonsignore, che avrebbero voluto passare un’estate più serena, dopo i tanti balzelli pagati in tasse (Imu, tari, tasi e via dicendo). Noi paghiamo, e profumatamente, il servizio raccolta rifiuti differenziata e, come risposta alla legittima richiesta del Sindaco Pace di avere garantito il servizio, la So.Ge.I.R. per il tramite del suo responsabile area tecnica Ing. Riggio (con una nota del 15-06-2015) ribadisce: “sempre per le arcinote problematiche economiche” l’impossibilità di assicurare sia la disponibilità del parco macchine necessario alla gestione del servizio di raccolta e conferimento rifiuti che “il nolo a caldo di analoghe attrezzature presso ditte terze”.
Domanda: come fa la So.Ge.I.R. ad essere in deficit se il comune di Ribera ha sempre pagato il servizio profumatamente, credendo nelle esigenze dell’ambiente e nel riciclo dei rifiuti? Se i debiti della So.Ge.I.R. sono da imputarsi ad altri comuni, perché mai il comune pagante, quale è quello di Ribera, deve essere penalizzato proprio questa estate, vanificando d’un colpo l’immagine, costruita nel tempo, di comune attento e rispettoso dell’ambiente e turistico?
A meno che il comune di Ribera non abbia pagato ancora quanto dovuto, ma pensiamo che sia uno dei pochi ad avere rispettato gli impegni. Esigere il rispetto dei contratti e degli impegni, no?
La politica cerca soluzioni ai disagi che la stessa politica ha creato con la soppressione degli ATO rifiuti. La logica è semplice: prima la politica autorizza o crea elefantiache strutture tra pubblico e privato per la gestione dei servizi essenziali (rifiuti o acqua), dopo decide di chiuderle. E i problemi restano sempre in capo ai cittadini che puntualmente pagano i bollettini, quando arrivano.
Allora la politica che fa? Elabora soluzioni per i problemi che essa stessa ha creato.

Il Sindaco Carmelo Pace, con la sua ordinanza, ha pensato a questa soluzione, non sappiamo se la migliore soluzione possibile, ma pur sempre una soluzione è per garantire la raccolta rifiuti ed evitare che Seccagrande e Borgo siano sommerse dai rifiuti: “Affidamento del servizio di svuotamento, lavaggio di cassonetti RSU (raccolta solidi urbani) posizionati nelle località balneari di Seccagrande e Borgo Bonsignore, trasporto e conferimento in discarica dei RSU raccolti in modo indifferenziato”.
Dopo le tante campagne di sensibilizzazione volte a sensibilizzare i cittadini all’utilizzo della raccolta differenziata porta a porta, con la promessa che avrebbero pagato sempre meno il servizio come conseguenza degli utili derivanti dal loro riciclo, ecco che si ritorna al passato: cassonetti ubicati agli ingressi di Seccagrande (zona Cmemi, zona Campagnola e zona alto Chiesa) e Borgo e conferimento degli stessi rifiuti ad opera dei cittadini.
Il sindaco, nella sua ordinanza n. 32 del 24 giugno 2015, “ordina a tutti i cittadini di conferire i sacchetti ripieni di rifiuti solidi urbani negli appositi cassonetti stradali e qualora questi fossero già colmi, di depositarli in altri non ancora ripieni a partire dalle ore 21,00 alle ore 7,00”.
Di qui i disagi per i villeggianti ed alcune categorie di cittadini, quali gli anziani, che magari abitano lontani rispetto a dove si trovano cassonetti: devono recarsi a piedi, se il lungomare è chiuso in determinate fasce orarie, o utilizzando mezzi motorizzati verso i cassonetti per liberarsi dell’immondizia. Chi abita sul lungomare ha l’ulteriore problema della sua chiusura nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Deve correre e fare in tempo a portare i rifiuti nei cassonetti, prima che il transito dei mezzi sia interdetto. Ad agosto l’istituzione dell’isola pedonale renderà ancora più difficile la corsa ad ostacoli verso i cassonetti. Perché non dotarsi di biciclette intelligenti, con vano porta rifiuti, in modo da consentire il passaggio sul lungomare verso l’agognata meta?

Oppure più semplicemente mettere a disposizione uno, massimo due mezzi, che facciano da spola, ad orari bene determinati, da un capo all’altro di Seccagrande o Borgo, in modo da venire incontro alle esigenze dei cittadini che pagano i servizi e non hanno il passo e la falcata di un marciatore o maratoneta adibito al conferimento dei rifiuti. Però potrebbe anche essere utile farsi una camminata ogni sera con il sacchetto della spazzatura al guinzaglio, è un utile modo per mantenersi in forma.
Ogni sera, dalle ore 21, proponiamo la marcia della munnizza, gruppi di 10-20 villeggianti datisi appuntamento in un luogo prestabilito possono marciare sul lungomare Gagarin direzione cassonetti. Si raccomanda di sigillare bene il singolo sacchetto, specialmente se avete mangiato del pesce. A qualche gattino potrebbe fare gola.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

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