Sciopero Sogeir, il sindaco Di Paola: “Solidarietà a lavoratori, ma obiettivo protesta sbagliato”

“Massima solidarietà ai lavoratori, ma è un errore scioperare contro i Comuni. Il sindacato dovrebbe semmai indirizzare la protesta nei confronti della Regione che non ha onorato ancora gli impegni finanziari con gli Enti Locali”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola con riferimento alla giornata di sciopero del personale della Sogeir indetta dalla Cgil.

“L’Amministrazione comunale di Sciacca – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – esprime massima vicinanza ai lavoratori, rispetto ai quali ha sempre dimostrato profondo rispetto e disponibilità. In passato, si ricorda, ci sono stati dei momenti estremamente critici in cui per erogare fondi alla Sogeir il Comune ha sacrificato altre importanti esigenze”.

“Se ci sono stati dei ritardi nei pagamenti – continua il sindaco Di Paola – questi non sono dovuti a scelte politiche. I ritardi sono stati causati dagli enormi debiti accumulati negli anni, aggravati dalla crisi di liquidità che ha colpito tutti gli Enti Locali. La Cgil sbaglia a programmare nuove iniziative contro i Comuni. Dovrebbe rivolgersi invece alla Regione Siciliana che già lo scorso 30 aprile avrebbe dovuto elargire 2 milioni e 50 mila euro, il 40 per cento dei 5 milioni e 133 mila euro che sono stati concessi al Comune con l’approvazione del piano di rientro sottoscritto il 13 marzo. Non si possono far patire pesanti disagi al territorio, provocando peraltro gravi danni all’immagine della città, se le colpe non sono delle Amministrazioni comunali. L’unico ente che non ha onorato gli impegni è la Regione. Il Comune di Sciacca, intanto, in attesa del trasferimento delle somme del Piano di Rientro, nella giornata di lunedì ha provveduto intanto a emettere un bonifico a favore della Sogeir di 110 mila euro”.

“Rispetto al passato – evidenzia infine il sindaco Fabrizio Di Paola – noto una inversione di tendenza nei rapporti tra sindacato e istituzioni. In passato, dopo che veniva indetta una giornata di agitazione, si cercava un momento di interlocuzione tra lavoratori, rappresentanti sindacali e amministratori pubblici. Ieri non c’è stato niente di tutto questo. Mi auguro che in futuro si riprenda il dialogo, nel rispetto dei ruoli: alla politica il ruolo politico, al sindacato il ruolo di rappresentare le istanze dei lavoratori senza sconfinamenti nella sfera di competenza degli organi di governo impegnati a dare speranza, benessere e sviluppo a una terra che ha una grande voglia di crescere”.

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