L’incremento della visibilità della nostra cittadina in questo ultimo periodo non può che risultare estremamente positivo ai fini non solo commerciali, ma anche turistici. Come molti sanno il turismo coinvolge diverse tematiche che vanno dai: parchi tematici, alberghi, fino ad arrivare alle ristorazioni, attrazioni ed altro.
Chi si occupa di turismo non dovrebbe trascurare, inoltre, i fattori psicologici relativi al processo di scelta, cioè le decisioni compiute dal turista. L’individuo è chiamato a scegliere in funzione del beneficio che una gita turistica è in grado di offrire non solo dal punto di vista delle soddisfazioni culturali a 360° ma anche dal punto di vista economico che una località è in grado di offrire. Ogni comportamento di scelta viene messo in atto in un particolare “ambiente di decisione” formato da un insieme di informazioni, alternative e preferenze disponibili nel momento della scelta dell’itinerario.
Chi si occupa di turismo bisogna che presti particolare attenzione alla percezione che il turista si fa rispetto agli investimenti fatti, alle aspettative ed ai benefici ottenuti nei confronti della vacanza. Non basta solo quindi ospitare il turista ma anche essere sicuri delle soddisfazioni acquisite dallo stesso alla fine della permanenza. Infatti queste, usati come dati, possono essere messi a sistema al fine di identificare per ogni realtà proposta le criticità e dare le opportune soluzioni al problema. Studi autorevoli suggeriscono che le aspettative dei turisti cambiano in funzione delle loro capacità culturali ed economiche e l’insieme di tutto questo porta ad un chiaro progetto di viaggio. Il benessere del turista e la sua soddisfazione dal punto di vista degli elementi culturali ed economici deve dunque essere l’aspetto cruciale che bisogna considerare soprattutto nelle politiche di intervento legate al turismo a qualunque ambito, da quello comunale fino ad arrivare a quello regionale.
Studiando il caso di Ribera possiamo dire che la nostra cittadina risulta carente proprio su alcuni aspetti legati all’attrattiva turistica. Infatti le nostre località balneari o le attività culinarie legate alla sagra delle arance non bastano da sole a essere attrattiva turistica in quanto mancano quegli aspetti capace di attrarre turismo a 360° così come noi abbiamo accennato sopra. Partendo dal presupposto che la soddisfazione del cliente turista è alla base non solo del suo soggiorno ma anche di un possibile ritorno, la carenza di servizi primari e infrastrutture efficienti, fanno sì che queste limitano nel tempo la domanda e conseguentemente anche le offerte in quanto le une sono legate in condizionalmente alle altre. Facendo un esempio pratico limitarsi solo alle arance risulta essere riduttivo e limitativo, ma associando alle arance anche l’aspetto ambientale, che nel nostro caso vive la duplice essenza di ambiente collinare e marino, allora l’arancia acquista una dimensione territoriale maggiormente focalizzata allo sfruttamento anche di altre risorse, come casali e cascine, terre e paesaggi, che possono offrire gastronomia culturale e relax.
“Le strade del vino” dell’Alcamo doc, fu a suo tempo un’ottima strategia di marketing turistico per lo sviluppo turistico delle aree in cui vengono coltivate le uve che rientrano all’interno di quel marchio e che associava il prodotto, cioè l’uva, alla terra da visitare, con percorsi tematici che offrivano oltre all’aspetto ambientale, anche quello culturale e soprattutto incidevano in positivo sulla spesa e quindi anche sulle economie del turista che alla fine del suo tempo di visita risultava essere soddisfatto e pronto a ritornare.
Questo articolo è il risultato di una piacevole chiacchierata tra la sottoscritta e l’architetto Salvatore Venturella, voce autorevole nel campo della Conservazione dei Beni Culturali nazionali e internazionali ed esperto in strategie di marketing culturale e turistico.
Dott.ssa Francesca Marrone, Psicologo
Psicoterapeuta cognitivo costruttivista in formazione, psicologo del lavoro.
Per contatti: francesca-marrone@libero.it