Vassallo (Il Megafono): “Pace governi o si dimetta, la città non può aspettare i capricci della politica”

“Nell’interesse esclusivo e primario dei cittadini di Ribera chiedo che il Sindaco Pace prenda presto una decisione definitiva su come uscire dalla crisi o che nell’impossibilità di governare rassegni le proprie irrevocabili dimissioni”. A dichiararlo è il consigliere comunale del Megafono, Benedetto Vassallo. “La messa in stand by dell’assessore Bonafede e l’assordante silenzio dell’assessore Caico – continua Vassallo- certificano soltanto una crisi di maggioranza che esiste da mesi e che io ho denunciato per tempo”.

Il consigliere del Megafono Vassallo aveva invitato il sindaco Pace a presentarsi in Consiglio comunale con un programma di fine mandato che “tenesse conto delle vere emergenze cittadine mettendo fine ad una politica improntata ad obiettivi esclusivamente elettoralistici e non risolutivi dei problemi della città”.

“Le mie denunce sulla gestione allegra della finanza – prosegue Vassallo -, peraltro, sono state recentemente confermate dalla Corte dei Conti che ha bocciato con nettezza il bilancio consuntivo 2012 evidenziando significativi squilibri e disallineamenti contabili e rimproverando all’amministrazione di aver trasformato la pratica del “debito fuori bilancio” da evento straordinario ad ordinaria modalità di gestione della spesa”.

Il governo di Pace “è il peggiore della storia di Ribera e ha ridotto la città allo stremo ed alla paralisi amministrativa”.  “Auspico – scrive Vassallo – che i recenti accadimenti siano il frutto di una reale presa di coscienza, da parte delle forze di maggioranza, del completo fallimento politico della sindacatura Pace e non rappresentino, invece, soltanto l’ultima delle sceneggiate locali che caratterizzano la scena politica riberese degli ultimi anni”.

“Nel secondo caso – conclude il consigliere del Megafono – tali trepidazioni rischierebbero di apparire semplicemente come dei maldestri tentativi di chi, da un lato non vuole perdere il potere e, dall’altro, tenta di rifarsi una nuova verginità elettorale. Il tempo per simili operazioni, però, è ampiamente scaduto.”

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