Carlo Venturella: Dinghile non dice il vero sul servizio di assistenza igienico fisica

12910824_10207823786886717_2066878694_nGent.mo Direttore,
Desidero esprimere la soddisfazione mia e quella delle famiglie che rappresento in merito alla notizia divulgata in mattinata che il Comune di Ribera starebbe attivando le procedure per dare finalmente inizio al servizio Igienico-fisico nelle scuole.
Per amore di verità, si necessita, spinto anche dalle famiglie interessate che ritengono necessario dar voce alle loro ragioni, fare delle precisazioni in merito all’articolo dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ribera, riguardante l’attivazione delle procedure per l’affidamento del servizio di assistenza igienico fisica in favore degli alunni diversamente abili frequentanti le scuole dell’obbligo.
La delibera che, sia pur a ben sette mesi dall’inizio dell’attività didattica, mira a garantire tali servizi, indispensabili strumenti di integrazione ed inclusione scolastica, non è invero il frutto degli incontri degli amministratori con le famiglie coinvolte ma costituisce atto di adempimento a delle ordinanze cautelari del TAR Sicilia di Palermo (nn.333-334/2016) che, pronunciatosi sulle istanze avanzate da taluni genitori, all’uopo patrocinati dallo scrivente procuratore, ha ordinato al Comune di Ribera l’immediata attivazione del servizio in favore degli alunni disabili. Poste tali doverose premesse, giova precisarsi che, fin dall’inizio dell’anno scolastico, i genitori degli alunni affetti da disabilità e bisognosi dell’assistenza igienico sanitaria hanno rivolto agli amministratori locali, in special modo all’assessore al ramo, numerose richieste al fine di avere garantiti tali servizi essenziali per i propri figli, la cui assenza, in uno stato di diritto, viene a ledere gravemente quei principi di diritto costituzionalmente garantiti, compromettendo anche quel diritto all’integrazione ed all’inclusione scolastica.
Purtroppo, e con enorme stupore da parte dei genitori prima e del sottoscritto poi, il Comune è rimasto sordo alle legittime e ripetute richieste delle famiglie, barricandosi dietro la giustificazione che il servizio di assistenza igienico sanitaria a favore degli alunni disabili non fosse di sua competenza (come se i bisogni primari possano ridursi ad una mera diatriba burocratica, oltre che moralmente aberrante).
Certo appare quasi irriverente leggere dei “numerosi incontri” e a “dialoghi” citati nell’articolo nel quale l’assessore si fregia di avere dato un servizio.
A guardare il fatto storico, risulta incontrovertibile e senza ulteriore tema di smentite che gli incontri avvenuti sono stati improduttivi e dilatori.
Tale improduttività ha costretto invero le famiglie a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria al fine di avere riconosciuto un diritto sacrosanto.
Ma sempre per dovere di chiarezza, e sempre dal punto di vista fattuale, si sottolinea che il Comune di Ribera, all’udienza cautelare non si è costituito in giudizio ed è rimasto contumace, a differenza dell’istituzione scolastica regolarmente costituita.
All’esito dell’udienza cautelare svoltasi i primi del mese di marzo, il TAR di Palermo ordinava al Comune di Ribera l’immediata attivazione del servizio di assistenza igienico sanitaria in favore degli alunni disabili entro e non oltre il termine di 15 giorni dalla notifica dell’ordinanza, avvenuta qualche giorno dopo.
Questi i fatti storici.
Poi che si voglia far passare come una conquista un diritto prima leso e poi riconosciuto, non appartiene al mondo del diritto ma a quello della politica…
Avv. Carlo Venturella

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