Divieto di balneazione a Piana Grande ordinato il 5 luglio e revocato il 6 Agosto

N.d.R. del 10-08-2012: Con propria ordinanza n. 42 del 06/08/2012, il Sindaco Carmelo Pace ha revocato l’ordinanza n. 35 del 05/07/2012 recante il divieto di balneazione nel tratto di costa marina 200 mt. a destra e 200 mt. a sinistra dalla rottura verificatasi nei pressi del locale Avana della spiaggia di c/da Piana Grande.
Il Sindaco ha motivato la stessa ordinanza di revoca del divieto temporaneo di balneazione con la seguente motivazione: “Considerato che la riparazione della condotta, effettuata nella stessa giornata delle segnalazione del guasto in data 05/07/2012, non ha comportato sversamento di reflui sull’arenile”. Adesso è tutto molto più chiaro, quello che è accaduto trasparente come le acque marine di Piana Grande.

N.d.R. del 17-07-2012: Apprendiamo dagli organi di stampa e non dagli uffici pubblici preposti, che pure abbiamo contattato, che il problema del guasto alla condotta fognaria è stato risolto, quindi il mare e la spiaggia (200 mt a sinistra e 200 mt a destra del chiosco Havana) tornerebbero ad essere fruibili con la rimozione del divieto temporaneo di balneazione.

Così scrivevamo nel mese di luglio una volta appresa la notizia del divieto di balneazione

Divieto di balneazione a Piana Grande per un tratto di costa di 400 metri, a causa di un possibile versamento reflui. E i bagnanti, ignari, non ne sanno nulla anche a costo di beccarsi qualche malattia. I cartelli informativi del divieto di balneazione o sono stati collocati per tempo e poi rimossi da qualche incosciente, oppure non sono stati mai messi. Siamo alle solite o alle comiche?
Il cartello con il divieto di balneazione, da indiscrezioni raccolte, è stato prontamente collocato sull’arenile ma, nei giorni successivi, è stato rimosso. Da chi? Ricostruiamo quanto accaduto.
L’amministrazione Pace viene informata dalla Girgenti Acque il 5 luglio 2012 del guasto alla condotta fognaria in contrada Piana Grande nei pressi del locale Havana, e che fa?
Ordina il divieto di balneazione ed intima la Girgenti Acque di intervenire al più presto per risolvere il problema, quantificando anche un risarcimento per i danni economici subiti dai chioschi collocati proprio nell’area con divieto di balneazione?
Sì, direte voi, avrà fatto esattamente così, questo accade in una città amministrata normalmente. Abbiamo provato a contattare il Sindaco Pace che però non risulta reperibile. Ma come può essere, i cittadini corrono pericoli per la loro salute e nessuno si preoccupa che a Piana Grande, nel tratto di costa interessato dall’ordinanza, nessun bagnante debba tuffarsi in acqua? Eppure l’ordinanza sindacale n. 35 del 05/07/2012 è perentoria, pubblicata all’albo pretorio on-line ma stranamente non ancora divulgata agli organi di stampa. All’ufficio di gabinetto del Sindaco, sempre così sollecito nel divulgare di iniziative incontri progetti finanziamenti, sarà sfuggito per distrazione, o per un colpo di sole, di comunicare anche di possibili liquami riversati sulla spiaggia e di pericoli per la salute dei cittadini.
Vediamo cosa dice integralmente il testo dell’ordinanza del Sindaco Pace:
“Il Sindaco
– vista la nota-fax prot. 5501 del 05/07/2012 trasmessa dalla Girgenti Acque S.p.A. con la quale viene segnalato il guasto in contrada Piana Grande nei pressi del locale Avana (N.d.r. Havana), alla condotta premente del sollevamento reflui di Seccagrande, con possibili sversamenti di reflui sull’arenile.
– Al fine di scongiurare pericoli di carattere igienico-sanitari per i bagnanti nella zona suddetta;
ORDINA
il divieto di balneazione nel tratto di costa marina 200 mt. a destra e 200 mt. a sinistra dalla rottura verificatasi nei pressi del locale Avana della spiaggia di c/da Piana Grande”.
Non meritava questa ordinanza di essere fatta conoscere ai cittadini e a tutti i bagnanti che affollano oggi domenica 15 luglio, come nelle altre afose giornate estive, la spiaggia tuffandosi anche in mare?
Pensiamo di sì. E se, in una malaugurata ipotesi, qualche bagnante dovesse prendersi una malattia? A chi dovrebbe fare causa per i danni subìti?
A seguito del nostro sopralluogo sulla spiaggia di Piana Grande, non affiora in superficie niente di preoccupante che faccia pensare ad un versamento di reflui sull’arenile e le acque marine, dalle testimonianze raccolte, sembrano pulite. Quindi, responsabilmente, il Sindaco Carmelo Pace ha soltanto agito di conseguenza rispetto a quanto comunicatogli via fax dalla Girgenti Acque S.p.A. di possibili versamenti di reflui. È corretto agire così?
Il versamento c’è o non c’è, e, se c’è stato, chi lo ha certificato? Il guasto c’è, secondo quanto si desume dall’ordinanza stessa, quindi, fuor di ogni dubbio, esiste una qualche relazione scritta circa il guasto alla condotta, guasto, che, guarda caso, si trova proprio in prossimità del chiosco Avana (rectius Havana). L’indicazione dell’ubicazione del guasto è circostanziata, meno l’assunzione di responsabilità ed il pronto intervento per porvi rimedio. L’ufficiale Sanitario è stato informato del rischio per la salute pubblica? Per logica sì, e che tipo di provvedimenti ha preso? Finora tante domande e poche risposte.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

1 Commento

  1. Oggi martedì 17 luglio, a pagina 23 del giornale di Sicilia, cronaca di Ribera appare un articolo che dice “superato l’inquinamento”. Che Solerzia! Già tutto risolto? Brava Girgenti Acque! Brava l’amministrazione comunale! Strano però che nessuno si sia accorto che poco distante dalla zona interdetta alla balneazione, dalla spiaggia al mare, ci siano tracce di sversamento di liquidi reflui difficilmente riconducibili alla condotta fognaria che credo proprio non possa esistere sulla spiaggia. Piu verosimile che qualcuno incoscientemente e colpevolmente abbia sversato in acqua rifiuti reflui. Cosa ancor piu sospetta è che se realmente fosse stato un problema di fognatura appare strano che il relativo inquinamento riguardasse solo. quattrocento metri di mare, guarda caso a destra e sinistra del chiosco Havana, unico chiosco funzionante al 5 luglio. Il dubbio è lecito, qualcuno voleva danneggiare la regolare attività del chiosco Havana? Forse il Sindaco e gli organi competenti avrebbero fatto meglio a verificare con più attenzione la natura del problema. Speriamo in futuro si agisca con più attenzione nell’interesse di tutti.

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