La strada ex consortile Scirinda Tragaleggi è attualmente impraticabile.
Vi si ponga rimedio subito visti i tempi lunghi annunciati dall’Anas per il ripristino della normale viabilità sul ponte Verdura. Noi, rispetto all’ANAS, abbiamo un concetto diverso del tempo. Sono già passati 22 giorni dal crollo del Ponte e sono un’odissea per chi ogni giorno viaggia verso le campagne o il versante opposto della provincia di Agrigento. A marzo, forse, saranno affidati i lavori alla ditta vincitrice e, dall’inizio dei lavori, passeranno altri 45 giorni, come preventivato dall’ANAS per l’attuazione del progetto di ripristino con tubi e passerella.
Al danno di un ponte Crollato, la beffa di non intravedere una soluzione a breve, più logica, economica e celere, perché il traguardo del mese di aprile (o maggio 2013) rappresenterebbe un’eternità per un’economia agonizzante, qual è quella agrigentina, che già viaggia a velocità ridotta rispetto ad altre economie. Quando non si arresterà del tutto l’economia agricola, o legata al turismo e alla pesca, a causa delle difficoltà di viabilità collegate ad un piccolo Ponte crollato che, nonostante le moderne tecnologie a disposizione e l’enorme apparato burocratico, non si riesce proprio a ripristinare nel giro di 20/30 giorni.
Alle aspettative dei cittadini di avere nel più breve tempo possibile un ponte qualsiasi (in acciaio, più a valle o a monte) sul fiume Verdura, fa da contraltare l’univocità della proposta ANAS di ripristino provvisorio del ponte Verdura crollato, manco fossimo in uno stato post-comunista dove il partito unico decide per tutti. È pur vero che la competenza è dell’ANAS e, in sede di conferenza dei servizi, è stata approvata proprio questa soluzione progettuale.
Saremo quindi costretti, dall’unicità della soluzione prospettata, a vedere il ponte Verdura rattoppato con tubi a passerella non prima di 3 mesi dal crollo, se tutto va bene.
Ma stiamo scherzando?!