E’ tempo d’estate. Il caldo stimola il pensiero come gli abbagli madornali. Seccagrande località turistica è un rebus. Dipende da cosa si intende per turismo o per turisti. Bello il lungomare è bello, e lo era ancor di più prima, con le palme canariensis ormai decimate dal punteruolo rosso.
Sarebbe bello il lungomare senza macchine, caos e generatori di corrente che vanno ad idrocarburi ed inquinano l’aria che respiriamo. Le bancarelle occupano molti spazi e, per quanto pittoresche, a chi interessano? Non credo siano esclusive di Seccagrande. In ogni fiera o festa paesana se ne possono trovare tante. Cosa offre Seccagrande ai potenziali turisti?
Bancarelle, pubs ed eventi? E spettacoli canori e band musicali che si esibiscono in ogni serata. E dove sta la novità? Per organizzare l’evento basta pagare il cachet dell’artista o rockstar del momento o l’intermediario. Ogni paese o città, se vuole e ha soldi a disposizione, può organizzare un evento o una festa. Ma cosa è la festa? Un momento di gioia collettiva in cui ritrovarsi e stare insieme. E’ una festa continua Seccagrande? Per il giovane ragazzo in formazione potrebbe esserlo, mentre il turista smaliziato che vuole trovare servizi cultura accoglienza, cosa trova?
Seccagrande per passeggiare è ottimo, e, dopo la passeggiata, cosa resta al turista? Il mare, ma siamo sicuri che il mare esista solo a Seccagrande? La pizza, ma siamo sicuri che la buona pizza esista solo a Ribera? E allora cosa offre Ribera ai turisti? B&B, strutture di ricezione turistica all’avanguardia, con ampio parcheggio, aria condizionata, piscina inclusa, frigo bar e prodotti tipici da gustare la mattina al risveglio. E dopo, alle ore 9 in punto, passa il pullman per un visita guidata al territorio con guide turistiche professionali che parlano correntemente l’inglese, il tedesco, il francese a seconda della tipologia e nazionalità del turista che si vuole coltivare nel tempo a suon di cultura dell’accoglienza e non di confusione generale che lascia basito e frastornato anche il più flemmatico dei turisti. Chi è il turista di Seccagrande? Finché non si risponde a questa domanda è impensabile poter parlare di pianificazione turistica.
In occasione dei grandi eventi estivi arrivano migliaia di persone. Sì, d’accordo. Ditemi i costi e benefici per favore e, soprattutto, quante notti rimangono a dormire a Ribera tutti questi turisti, perché se non dormono a Ribera o Seccagrande questi visitatori temporanei non rientrano nella categoria di turista. L’evento estivo organizzato intorno al bene pizza non è purtroppo un’invenzione del Sindaco Carmelo Pace, infatti in ogni parte d’Italia vengono organizzati vari Pizza Fest.
Ecco, credo di avere capito, è il turismo familiare quello a cui punta l’amministrazione Pace, infatti ha previsto diverse strutture e servizi per l’infanzia, parchi giochi e divertimenti per genitori e bambini, luna park quale sta purtroppo diventando Seccagrande a lungo andare. Un grande parco divertimenti stile Disneyland. Preferiamo però il Paese dei Balocchi di collodiana memoria. Seccagrande come il Paese dei Balocchi!
Sapete dirmi allora dove posso trovare Pinocchio e Lucignolo? Qualcuno mi risponde: “Quei due buontemponi stanno trincando proprio lì in quel pub!”
“Poco male – penso tra me e me – almeno non faranno uso di droghe leggere e pesanti…
Allo stato attuale definire Seccagrande zona turistica è sicuramente da escludere e se si vuol puntare su ciò bisogna innanzitutto capire che tipo di turista si intende importare e quale fascia di età andare a servire, naturalmente si potrebbe anche fare turismo a 360 gradi, dividendo Seccagrande in zone specifiche in modo tale da lasciar dormire e riposare chi ne ha voglia e nello stesso tempo lasciar divertire il popolo della notte. Partiamo dalla base su cosa necessita una località turistica. Sono pienamente d’accordo sul fatto che la Marina di Ribera non offre granchè, se non qualche spettacolo di vario tipo per attirare persone dalle zone vicine, è facile capire che maggiore è l’attrazione offerta, maggiore è l’afflusso di gente, ma l’indomani chi torna a Seccagrande? Servirebbe una piccola pensioncina dove poter pernottare, servizi igienici, perché se non fosse per quei locali siti sul lungomare che offrono tale servizio alla meno peggio e a proprie spese e in particolar modo al gentil sesso che si trova in difficolta nel momento in cui l’evento naturale si manifesta. Di giorno c’è il bel mare, ma la notte la situazione cambia radicalmente. Una stazione di rete mobile, visto che chi si trova sul lungomare è totalmente estraniato dal mondo esterno e questo crea problemi non indifferenti a qualsiasi tipologia di cittadino. Si potrebbero aggiungere svariati servizi a quelli sopra citati, considerando che posteggi, servizi di sicurezza e pronto intervento, pulizia strade e così via siano già in fase di operatività o di imminente realizzo. diciamo che alla base a mio modo di vedere potrebbero anche bastare questi interventi per cominciare a costruire un progetto turistico, se poi arriva lo scienziato e comincia a parlare di alberghi a 5 stelle, acquascivoli, acquascooter, porto in caso arriva Briatore, cominciamo ad entrare nella fantascienza, probabilmente in un prossimo futuro tutto ciò potrebbe essere realizzabile e forse anche molto altro ancora, ma attualmente vista la mancanza di investitori bisogna creare una base solida con il minimo indispensabile e pilastro principale di tale base deve essere il cittadino riberese stesso, che deve tutelare lo straniero che viene a trovarci e non prenderlo a calci e pugni, perché se non riusciamo a bloccare quelle poche e sempre identiche teste calde, magari cominciando con punizioni minime da parte delle forze dell’ordine, costringendo dapprima per un tot periodo di tempo il rientro a casa nelle ore serali o la vietata frequenza in specifici luoghi. Se una persona combina casini all’interno di uno stadio, le partite che seguono se le può scordare, altrove sono riusciti a tranquillizzare gli hooligans inglesi tra i più pericolosi al mondo, che ora seguono gli eventi sportivi in modo esemplare e noi non riusciamo da decenni a estirpare tale fenomeno di notevole potenzialità minore, che va a creare un danno incalcolabile. voglio ricordare i famosi anni 90, dove eravamo i principi indiscussi della movida, accogliendo giovani e non da tutta la provincia, ora invece tanto per citare una banalità, gli amici della vicina Sciacca a Ribera nemmeno le locandine dei propri eventi ci vengono ad affiggere. Credo che potrebbe bastare anche una semplice ordinanza del sindaco per cominciare a scoraggiare tali individui, perché sia ben chiaro che possiamo anche pavimentare il lungomare in oro massiccio, ma se questo problema non viene risolto è inutile andare avanti…………Ho interrotto oggi pomeriggio proprio da questo punto pensando di andare a riprendere il tutto al rientro dal lavoro, volevo aggiungere idee generiche, iniziative, possibili manovre per trovare i fondi necessari e tanto tanto altro ancora, ma dopo quello che è successo sul lungomare nella nottata sono ancor di più disgustato. Non so dove Lei si trovava intorno alle 2 e mezzo, io ero sul posto e come da una vita sempre in prima linea, tavoli e sedie che volavano, bottiglie che si rompevano, gente che cercava di capire cosa stesse succedendo, il lungomare era stracolmo, svariate centinaia di persone hanno assistito al fatto, il tutto è durato quasi un ora, non si è visto nessun tipo di servizio d’ordine, tutto scorreva in perfetto stile far west, i locali cominciavano a svuotarsi e ognuno a propria tutela si apprestava ad abbassare la saracinesca e sottolineo che la colpa di tali battaglie non è causato dalle attività che vengono successivamente bersagliate da controlli minuziosi da parte delle forze dell’ordine. Secondo Lei fatti del genere possono portare turismo?