“Ribera è in stato di totale abbandono, degradata e lasciata al proprio destino, una città orgogliosa umiliata da politiche insufficienti” – scrive Benedetto Vassallo, consigliere comunale del Megafono, in un passaggio della sua lettera aperta indirizzata al Sindaco Carmelo Pace.
Il tono della lettera e talune riflessioni in essa contenute danno l’idea di Ribera, amministrata da Pace, più somigliante ad una repubblica delle banane, che non ad una città delle arance democratica. Il termine repubblica delle banane viene utilizzato, in termini dispregiativi, per definire quei governi dove un leader forte concede vantaggi ad amici e sostenitori e mette alla porta coloro che non l’hanno votato o appoggiato.
Qualcosa di molto simile, ad esempio insofferenza verso le critiche e l’opposizione, possiamo ritrovare nella descrizione fatta da Vassallo del modus operandi della giunta Pace, nella parte in cui il consigliere comunale di Ribera afferma: “un bravo Sindaco decide sempre dopo essersi confrontato, in modo serio, con le parti interessate (cittadini, associazioni di categoria, comitati, opposizioni,…) evitando la presunzione di fare tutto da solo e creando le condizioni affinché nessuno debba sentire il timore di commettere lesa maestà nell’esprimere la propria opinione. Deve rispettare le prerogative delle forze di opposizione e favorirne la loro espressione anche se critica”.
Vassallo ha più volte dichiarato la profonda delusione “nel constatare la totale inadeguatezza amministrativa del Sindaco di Ribera Carmelo Pace”, ritenendo che “chi ricopre un ruolo così importante ha il dovere di infondere sicurezza e di trasmettere ai propri cittadini la sensazione di essere ben rappresentati in ogni occasione della vita amministrativa”.
Il consigliere Vassallo pone al Sindaco una serie di domande dette retoriche, perché includono già una risposta basata sulla prova dell’evidenza, ritenendo superflue le contro argomentazione dell’interrogato. Esse sono nell’ordine:
1. atteggiamento di sottomissione nei confronti di Girgenti Acque?
2. totale fallimento della politica dei rifiuti?
3. totale assenza di politiche in favore della nostra agricoltura?
4. completa inadeguatezza delle iniziative sullo sviluppo turistico?
5. totale mancanza di progetti per lo sviluppo e l’occupazione?
6. stato di abbandono delle infrastrutture?
7. sconsiderato aumento delle tasse locali?
8. scandalosa assenza di politiche per i giovani?
9. assenza di provvedimenti contro il dilagare del consumo di droghe fra i giovanissimi?
10. proposte per la rinascita culturale?
Relativamente al punto numero 4, bisogna riconoscere che l’idea di fare della pizza un evento, intorno cui calamitare consensi e presenze, è stata l’unica vera iniziativa turistica degna di nota dell’amministrazione Pace. Il Pizza Fest però, una volta esauriti la sua carica ed entusiasmo iniziali, è stato poi archiviato come esperienza positiva e nulla più.
Sul punto numero 5 il Sindaco potrebbe obiettare che la sua Giunta ha di recente approvato 15 programmi di lavoro relativi ai cantieri di servizio rivolti a disoccupati ed inoccupati, in attesa dell’eventuale approvazione da parte della Regione. Per quanto riguarda l’abbandono delle infrastrutture non si può negare che molte strade cittadine, pur con qualche toppa in più, sono in condizioni pietose per non parlare della mancata manutenzione delle strade rurali. Anche garantire la viabilità sulle strade rurali serve allo sviluppo o alla stessa sopravvivenza del settore agricolo.
Sulle gestione delle infrastrutture sportive, invece, il Sindaco nella seduta di giunta del 12 agosto 2013 ha trovato una soluzione: affidarle a soggetti privati o associazioni, secondo quanto stabilito nell’atto di indirizzo approvato con delibera di Giunta n. 261 “affidamento in concessione a terzi degli impianti sportivi comunali, ivi comprese le palestre comunali di via Berlinguer, via Mosca e Corso Umberto”. Nobili le motivazioni della delibera: “incentivare la promozione e la partecipazione allo sport, in particolar modo dei giovani, affidando la gestione dei relativi impianti con carattere prioritario all’associazionismo sportivo locale”.
È qui che il Sindaco, a differenza di quanto affermato da Vassallo, mostra un’apertura verso l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati, citando persino l’art. 118 della Costituzione. Non viene chiarito se l’affidamento in gestione comporti anche oneri di carattere economico a carico degli affidatari, tipo costi di manutenzione ed altre spese. Criteri e condizioni di affidamento verranno comunque stabiliti in una successiva convenzione.
Sulla ristrutturazione dell’impianto sportivo di contrada Spataro il Sindaco Pace ha da poco annunciato, con un comunicato stampa, di avere approvato in giunta la relativa proposta di project financing : si tratta di un progetto imprenditoriale che, con capitali privati, dovrebbe creare posti di lavoro e occasioni di sviluppo economico a Ribera. È bene ricordare che sulla stessa struttura sportiva sono stati presentati già due progetti, l’uno dal Comune per partecipare ad un bando pubblico* del 2011, l’altro progetto, invece, da parte di una ditta privata (Cogesi).
Al momento il progetto di riqualificazione dell’impianto di contrada Spataro a totale finanziamento pubblico, presentato dal comune di Ribera previa convenzione stipulata con la FIDAL, è stato inserito tra gli esclusi nella graduatoria provvisoria. Contro l’esclusione il comune di Ribera (con delibera di Giunta n. 262 del 12/08/2013) ha affidato l’incarico, a titolo oneroso, al legale Girolamo Rubino per presentare il ricorso.
Benedetto Vassallo, nella sua lettera, contesta al Sindaco non solo l’abitudine di “puntare continuamente il dito contro altre Istituzioni con la speranza di nascondere le proprie lacune”, ma anche la sua strategia di “sfruttare le opportunità che, per motivi eccezionali, offre la legge al solo scopo di fuggire dal confronto politico vanificando le funzioni del Consiglio Comunale.”
“Ad esempio – spiega Vassallo – in tema di tasse e bilancio. Il Sindaco non ha ancora portato in Consiglio Comunale il bilancio di previsione 2013. E’ vero che la legge permette di approvare il bilancio entro il mese di novembre ma è anche vero che se il Sindaco avesse voluto dare la possibilità effettiva al Consiglio Comunale di offrire il proprio contributo attraverso la proposizione di emendamenti migliorativi avrebbe dovuto trasmettere la bozza di bilancio in tempi utili, così come hanno fatto, in modo corretto, i sindaci di altre città della zona. Approvare il bilancio a novembre significa farlo quando saranno stati spesi undici dodicesimi delle somme previste e quindi l’intervento del Consiglio Comunale, in assenza di risorse da poter destinare, diventa di semplice ratifica di ciò che è stato deciso dalla Giunta. Un modo per esautorare il Consiglio Comunale della sua principale funzione e per fuggire dal confronto democratico”.
“Sulla TARES, la nuova tassa sui rifiuti che incombe sui comuni italiani, il Sindaco tace. Eppure – conclude Vassallo – gran parte dei comuni hanno già diffuso la bozza di regolamento e stanno predisponendo i confronti con le associazioni di categoria interessate. Da noi il problema forse non esiste? Continuare a mettere la polvere sotto il tappeto è molto rischioso e non giova a nessuno”.
*Nota: “Bando pubblico relativo ad azioni per l’attivazione, la riqualificazione e l’ampliamento di iniziative sostenibili, volte specificatamente alla diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica regionale, inerenti in particolare allo sviluppo delle filiere dell’offerta sportiva, anche in aree interne di pregio ambientale, attraverso le procedure di finanziamento delle opere pubbliche” per l’attivazione della Linea di intervento 3.3.2.1 del P.O. F.E.S.R2007-2013, approvato con D.D.G. n°582/S8 dell’ 11 Aprile 2011, pubblicato sulla GURS n° 20 del 6 maggio 2011, e successivo D.D.G. n°1186/S8 del 25 luglio 2011 di proroga, pubblicato sulla GURS n°33 del 5 agosto 2011.