Crolla parte del ponte sul fiume Verdura sulla strada statale 115, al Km 136, rivoluzionando la circolazione dei veicoli in provincia di Agrigento da oggi, 2 febbraio 2013, per tutto il tempo necessario alla ricostruzione del viadotto. È infatti collassata un’intera campata in muratura del Ponte Verdura, dopo pericolosi segnali di avvallamento del fondo stradale avvenuti sin dalla sera precedente, che avevano già allertato polizia stradale, vigili del fuoco e operatori Anas, intervenuti sul posto a bloccare il transito dei veicoli. Provvidenziale la chiusura al traffico veicolare poco prima che la carreggiata di destra del ponte, lato nord, crollasse del tutto in diretta intorno alle ore 11. Sfuggiti per miracolo al crollo alcuni tecnici dell’ANAS che stavano collocando un segnale stradale.
Indenne finora il lato sinistro del ponte, quello orientato a valle verso la foce del fiume Verdura, che poggia su strutture in cemento armato, anche se la carreggiata è inservibile. Gran lavoro per i vigili della polizia municipale di Ribera, che hanno chiuso il transito poco prima del ponte Verdura, stazionando sia in prossimità del bivio Macaluso, sia all’ingresso di Ribera, con il fine di dare le necessarie indicazioni stradali ad automobilisti ed autostrasportatori circa il percorso da compiere per proseguire il viaggio in direzione di Sciacca.
Sul corso Umberto, via Roma e viale Garibaldi di Ribera è un via vai di automobili e mezzi pesanti da e verso Calamonaci passando per Villafranca Sicula e Burgio, unico modo per raggiungere il rettilineo di Verdura ed aggirare il ponte crollato. Quanti, ad esempio, devono andare a Ribera o proseguire per Agrigento, provenienti da Sciacca, devono lasciare il rettilineo Verdura e immettersi sulla strada provinciale per Sant’Anna, poi deviare per Villafranca Sicula, Calamonaci, Ribera.
La deviazione costringe a compiere un giro di una trentina di chilometri su una strada provinciale interna stretta e piena di curve.
Una catastrofe di proporzione inaudite per l’economia di buona parte della Sicilia occidentale, in quanto la circolazione dei veicoli tra le provincie di Trapani, Agrigento e Palermo subirà un sicuro rallentamento ed i costi in termini di spostamenti si aggraveranno ulteriormente, con conseguenze negative per l’agricoltura, il turismo ed i servizi essenziali.
Allarmati gli agricoltori, i commercianti e tutti i professionisti presenti sul luogo del disastro circa i tempi di ricostruzione del ponte Verdura che si annunciano lunghi.
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