I 7 consiglieri dell’Ave Pace sono diventati 5. L’Ufficio Propaganda Politica non funziona a dovere.

Sia il consigliere Antonino Armenio, sia il consigliere Giovanni Di Caro si dissociano dal documento, a noi inviato per posta elettronica e recante la firma virtuale dei consiglieri comunali di Ribera Armenio, Di Caro, Dinghile, Inglese, Oliveri, Russo e Vacante, i quali avevano replicato duramente alla precedente nota del consigliere comunale Liborio D’Anna, reo di avere sollevato qualche perplessità in merito al progetto presentato dalla società COGESI di ristrutturazione dell’impianto di Spataro con la formula del project financing.
Armenio non ha condiviso l’attacco personale, mentre Di Caro non sapeva proprio nulla del documento che dice di non avere mai sottoscritto.
Chi ha scritto questo documento dunque e soprattutto chi lo ha firmato? Se ci sono i “sicari politici“, così definiti da Liborio D’Anna, allora chi sono i mandanti? Abbiamo idea che il mestiere di scrivere i comunicati debba essere affidato a dei professionisti, solo così si può garantire certezza delle informazioni trasmesse e sopratutto trasparenza. Evitando la propaganda da parte dei politici interessati.
Infatti si presume che un professionista che scrive ed invia i comunicati abbia anche un minimo di dignità professionale e non faccia passare notizie infondate o false. Stop allo scempio dell’informazione come ha ricordato il sindacato unitario dei giornalisti di Sicilia, Associazione Stampa Siciliana-FNSI, in una nota recente.
Pertanto sottraiamo ai politici il compito di scrivere o dettare i contenuti dei comunicati stampa ed affidiamolo a professionisti dell’informazione, in maniera del tutto trasparente.

Per concludere, ci chiediamo: non doveva essere un palazzo di cristallo il comune di Ribera, come ha detto il Sindaco Pace nel giugno 2010 al momento del suo insediamento?

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