Se il Buongiorno si vede dal mattino, francamente abbiamo di che preoccuparci”
Con questa laconica frase Nenè Mangiacavallo chiude l’intervista che ci ha concesso al termine di un’accesa conferenza stampa, tenutasi mercoledì mattina a Seccagrande presso l’American Bar.
Durante l’incontro con la stampa gli arieti dell’opposizione Nenè Mangiacavallo, Matteo Ruvolo, Benedetto Vassallo e Giovanni D’Azzo, hanno sparato a zero contro l’amministrazione Pace. E ne avevano ben donde, poiché accusati dai consiglieri di maggioranza di dire la verità: l’odiosa tassa sui rifiuti, la Tari, che ci crediate o no, è aumentata.
Al danno la beffa, hanno spiegato nel corso della conferenza stampa: si pagherà quest’anno, entro l’anno, la tassa sui rifiuti solidi urbani relativa all’anno 2014. Dopodiché da gennaio arriverà l’ulteriore stangata per le tasche dei cittadini, tre bollettini Tari per il 2015 da pagare e sorridere tra gennaio, febbraio e marzo, il tutto entro marzo 2016. Poveri contribuenti, non c’è nulla di strano a pagare la tassa sui rifiuti, 3 milioni di euro annuali come da contratto da versare alla Sogeir, società in liquidazione, se non fosse che il paese dovrebbe brillare per pulizia e il servizio dovrebbe girare a mille, garantendo igiene e decoro. E invece?
Seri rischi per la salute pubblica a Ribera, a causa delle discariche a cielo aperto e dei cumuli di immondizia disseminati in molti punti delle periferie del centro abitato e delle borgate estive di Seccagrande e Borgo Bonsignore”.
Non è ovviamente questa la descrizione dell’oggi, questo è soltanto l’estratto di un comunicato stampa del luglio 2009, in cui i due dirigenti medici dell’ufficio di igiene pubblica dell’Asl 1 lanciavano un preallarme igienico sanitario, in una lettera ufficiale indirizzata al sindaco del Comune di Ribera e alle autorità sanitarie provinciali. Cosa è cambiato da allora, luglio 2009, a luglio 2015?
“I terreni delle periferie e i bordi delle strade – scrivevano i due dirigenti medici – sono cosparsi ovunque di sacchetti di immondizia, che diventano in tal modo preda di cani randagi, gatti e topi, che liberamente scorazzano per il paese senza alcun controllo. […] Molte aree comunali ed altre di privati cittadini, nonché i bordi di molte strade – proseguivano – si presentano incolte, piene di sterpaglie, favorendo in tal modo il proliferare di topi ed insetti di ogni genere.”
No signori, questa non è la descrizione dell’oggi, è la descrizione dello stato in cui versava la città di Ribera nel luglio 2009 quando era Sindaco Nino Scaturro. Adesso invece il paese è…
Lasciamo al dott. Nenè Mangiacavallo l’onere di rispondere e di spiegarci se sono proprio quelli dell’opposizione gli untori che sporcano il paese o spostano i cassonetti, nei panni insoliti, e a nostro parere poco credibili, di sabotatori dell’igiene pubblica.
Qui abbiamo la risposta di Mangiacavallo ai paventati rischi circa la salute pubblica, di contro, in un comunicato stampa successivo di oggi, giuntoci dal Comune, pubblichiamo la risposta da parte del Sindaco con la difesa a spada tratta dell’operato in buona fede dell’assessore Nino Firetto. Del resto, come non riconoscere che gli amministratori l’esempio l’hanno già dato, spazzando e ripulendo le spiagge in una domenica ecologica di grande rispetto per il bene pubblico e il decoro urbano?
Scettico sulla possibilità che questa amministrazione sia in grado di invertire la rotta e di migliorare davvero i servizi essenziali nel paese si rivela comunque Nenè Mangiacavallo, quando afferma al termine della nostra intervista: “Se il Buongiorno si vede dal mattino…”
Richiediamo qui, per sentire la controparte, un’intervista al sindaco Carmelo Pace o all’assessore Nino Firetto, se avranno la cortesia e la bontà di concedercela. Ma se non ci leggono è fiato sprecato.
Davide Cufalo
