“Spataro ai privati, riberesi traditi nel sonno”: nota congiunta di Megafono e Sel

“Inaccettabili gli atteggiamenti di arroganza e disprezzo manifestati dal Sindaco Pace nei confronti della città nella vicenda dell’affidamento della struttura pubblica di Spataro ai privati” – scrivono in una nota congiunta Gaetano Montalbano, coordinatore prov.le de “Il Megafono”, Benedetto Vassallo consigliere comunale del Megafono, ed  Angelo Renda, segretario cittadino di “S.E.L – Sinistra Ecologia e Libertà”.

“Il Consiglio Comunale, con un approfondito dibattito, aveva messo in luce – sottolineano i tre firmatari – la totale assenza del tanto sbandierato pubblico interesse e le rilevanti deficienze strutturali della proposta. Gli stessi consiglieri di maggioranza avevano formalizzato una serie di emendamenti che avrebbero dovuto costituire la pubblica utilità dichiarandosi indisponibili ad approvare la proposta se gli stessi non fossero stati accolti. All’una di notte il Presidente Tortorici sospendeva la seduta per dieci minuti.

A quel punto il Sindaco Pace si riuniva con alcuni dei consiglieri di maggioranza riottosi per più di un’ora. Alle 2.10, nottetempo e dopo che l’opposizione aveva abbandonato l’aula, il Sindaco e la sua maggioranza riprendevano la seduta approvando in fretta e furia il punto senza mettere ai voti gli emendamenti già formalizzati (o chiederne il ritiro) e senza dare lettura dei pareri obbligatori delle competenti commissioni consiliari”.

Dopo la cronistoria di quanto accaduto, i tre esponenti politici chiedono di conoscere:

Chi ha partecipato a quella riunione riservata?
Erano presenti anche persone estranee alla Amministrazione?
Perché è stato necessario riunirsi in privato per superare le perplessità di alcuni consiglieri di maggioranza?
Quali gli argomenti utilizzati dal Sindaco Pace in segreto?
Perché tanta fretta?

E’ insopportabile che una decisione tanto importante per la città venga presa in modo così superficiale, sottraendosi al confronto pubblico e nascondendo le motivazioni che hanno fatto cambiare inspiegabilmente idea a coloro i quali avevano dichiarato solo qualche ora prima l’insussistenza del pubblico interesse. Siamo certi che gli organi competenti accerteranno gli eventuali vizi di legittimità o di merito della deliberazione adottata.

Il Sindaco Pace – concludono – ha tradito i riberesi nel sonno spogliandoli, per l’ennesima volta, di un importante bene pubblico che ha preferito “regalare” ad un privato senza chiedere in cambio nulla per la propria comunità, consentendo che le attività commerciali riberesi subiscano una concorrenza sleale e chiudendo uno spazio pubblico importante soprattutto per le fasce deboli della popolazione”.

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