Martedì 26 novembre si è svolta, nella sala dei sindaci del palazzo comunale di Ribera, la conferenza stampa relativa al progetto (“project financing”) di riqualificazione del centro sportivo polivalente di contrada Spataro a Ribera. Erano presenti il vicesindaco Davide Caico, gli assessori Tommaso Pedalino e Amabile Bonafede, i consiglieri comunali Leonardo Mulè, Nicola Inglese e Paolo Caternicchia, i quali, oltre ad illustrare alcune peculiarità del progetto e a rispondere alle domande dei giornalisti presenti, non hanno perso l’occasione per difendersi dalle accuse formulate dai partiti dell’opposizione, Sel e Megafono in testa.
Il neo assessore allo sport del comune di Ribera Amabile Bonafede, tardo epigono della giunta Pace bis, ha difeso il “project financing” del centro sportivo polivalente di contrada Spataro, in cui intravede occasioni di turismo sportivo. Tardo epigono, perché la decisione assunta il 6 settembre dalla precedente giunta di approvare la proposta della ditta Cogesi e di sottoporla all’attenzione del consiglio comunale, non gli appartiene ma la condivide appieno.
(La delibera di Giunta n. 279 del 6 settembre 2013 reca in calce le sole firme del sindaco, del vice sindaco Caico e dell’assessore Tramuta, viste le assenze degli altri due assessori Sgrò e Vassallo).
Bonafede sembrava quasi infastidito dalla nostre domande, al punto che ha ritenuto sensato criticare la nostra competenza in materia di sport ed ostentare la sua. Ad ognuno il suo, Amabile Bonafede ritiene però erroneamente che sull’attuale pista di atletica del centro di Spataro, che non sarà oggetto di alcun intervento da parte della ditta proponente, sia possibile organizzare tante manifestazioni o eventi sportivi, ad eccezione dei campionati regionali di atletica leggera. La nostra domanda era più semplice: “che tipo di manifestazioni pubbliche è possibile organizzare su di una pista non omologata dalla Fidal?”
Giova ricordare che l’anello esterno del campo di calcio centrale non è più una pista di atletica, ne ha perso le caratteristiche peculiari e chi autorizza al suo interno una gara o manifestazione qualsiasi, amatoriale e non, si assume la responsabilità di ogni danno o infortunio a persone che vi gareggiano o passeggiano. Per ovvie ragioni, quindi, la cosiddetta pista di atletica, che pista non è più, rimane fuori dalle opere previste nel progetto di ristrutturazione dell’impianto di Spataro presentato dalla ditta Cogesi*.
L’assessore ai lavori pubblici Tommaso Pedalino se l’è presa con i consiglieri dell’opposizione, colpevoli a suo dire di essersene andati a casa prima della conclusione dei lavori consiliari, invece di portare avanti gli interessi della città a qualsiasi orario.
“Dovrebbero vergognarsi per le loro gravi insinuazioni,” – rincara Pedalino – “perché, anziché fuggire dopo i dieci minuti di pausa, avrebbero potuto invitare il segretario a far chiamare l’appello e a far chiudere la seduta se non c’era il numero legale”.
Al coro di consensi intorno al progetto imprenditoriale su Spataro si sono aggiunte le voci dei consiglieri comunali presenti Leonardo Mulè, Nicola Inglese e Paolo Caternicchia.
Pedalino era stizzito più dalle “porcherie” scritte nei comunicati stampa dell’opposizione che non dalle domande dei giornalisti presenti, perché, ad esempio, con l’espressione “riberesi traditi nel sonno” contenuta nel comunicato congiunto di Megafono e Sel, a suo dire, si getta del fango “sui consiglieri comunali che sono rimasti fino alle tre di notte per valutare la proposta di un cittadino”.
Leonardo Mulè stoppava le domande inerenti le specificità del progetto, quali costi e ricavi preventivati, in quanto non attengono al ruolo del consiglio comunale chiamato ad esprimersi solo sul pubblico interesse della proposta. Per il Consiglio comunale il pubblico interesse sussiste.
Non vengono tutelate le fasce più deboli della popolazione? Niente di più falso, spiega Caternicchia: “i bambini poveri potranno giocare a pallone”. La Giunta comunale, recepite le indicazioni del consiglio comunale, – apprendiamo – formulerà delle direttive specifiche sul project financing per la ristrutturazione e gestione del campo di Spataro da indirizzare all’Ufficio tecnico che saranno poi incluse nel successivo bando di gara pubblico: un campetto di calcetto ed uno di tennis rimarranno liberi e fruibili gratuitamente.
Almeno, – è quello che si è capito – alcune strutture dell’impianto, previa richiesta da parte del Comune o delle scuole, saranno fruibili gratuitamente ed in occasione di particolari eventi o manifestazioni pubbliche. È un utile compromesso: il privato ristruttura con proprie risorse quasi tutto l’impianto ed il pubblico beneficia, a costo zero, di un bene rinnovato.
A non avere alcun titolo per parlare o avanzare osservazioni, secondo il vicesindaco Davide Caico, è la F.I.D.A.L. (Federazione Italiana di Atletica Leggera) che nel 2011, lo ricordiamo, ha stipulato una convenzione con il Comune di Ribera per l’affidamento in uso dell’impianto sportivo di Spataro (convenzione approvata dal Consiglio comunale con deliberazione n. 54 del 27/09/2011).
Infatti, ha spiegato l’assessore Pedalino: “la convenzione tra il Comune di Ribera e la FIDAL si accende o decorre al momento della consegna dell’impianto ristrutturato, in base all’art. 3 della convenzione emendato anche con i voti dei consiglieri che adesso sono all’opposizione”.
Ricordiamo che la F.I.D.A.L, in base ad una lettera inviata dal suo Consiglio provinciale, regolarmente protocollata in data 19-11-2013, non ha alcuna intenzione di rescindere la convenzione stipulata con il Comune di Ribera per l’affidamento in uso dell’impianto sportivo “Spataro”, che ha consentito al Comune di partecipare al bando regionale (del 06/05/2011) volto ad ottenere un finanziamento pubblico di 1 milione 300 mila euro per i lavori di ristrutturazione dell’impianto sportivo polivalente di Spataro. Il relativo progetto, presentato dal Comune di Ribera, è stato però inserito a maggio del 2013 tra gli esclusi nella graduatoria provvisoria (D.D.G. n° 740/S8 del 28 maggio 2013) per “contro deduzioni non accolte (art. 8, comma 4 del bando)”.
Contro l’esclusione il Comune di Ribera (con delibera di giunta n. 262 del 12/08/2013) ha affidato l’incarico, a titolo oneroso (6795 euro), al legale Girolamo Rubino per presentare il ricorso, di cui però ancora si attende l’esito finale.
*Le opere previste nel progetto della ditta proponente sono:
– sistemazione del campo di calcio a 11 con la posa di un manto erboso artificiale di ultima generazione e la realizzazione di tutte le opere collegate (verranno forse tracciate, all’interno del campo più grande, le linee del rettangolo per i due campi di calcio a 7);
– tribune prefabbricate in acciaio, per 600 posti a sedere, da collocare sul lato nord ovest del campo di calcio e, sul lato sud ovest, infermeria e spogliatoi completi di bagni e docce, per le squadre e gli arbitri;
– 3 campi con doppia funzione calcetto/tennis da realizzarsi con manto erboso artificiale, in sostituzione degli attuali campi da tennis con fondo usurato;
– locali palestra e ristoro: il primo piano dell’attuale fabbricato in muratura ospiterà una palestra dotata di attrezzature per il fitness e il wellness, di un bagno turco, di una “doccia emozionale”, dei bagni e degli spogliatoi divisi per genere; in un’ala dello stesso piano terra, verrà aperto un localebar e ristoro, mentre al primo piano, in sostituzione dei locali per il custode, è previsto un ristorante-pizzeria con terrazza.
– Area multifunzionale: in corrispondenza dell’ex campo di basket, una zona giochi per bambini ed una parte da utilizzare per manifestazioni ricreativo culturali e a servizio del bar;
– verranno infine sistemati gli spazi verdi e le aiuole presenti.
La pista d’atletica, invece, non è oggetto di intervento e sarà fruibile gratuitamente dai cittadini.
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