L’Editoriale: Si vis Pace, para (prepara) festa.

PaceRiteniamo il sindaco Carmelo Pace e la sua amministrazione la cosa peggiore che sia capitata alla città di Ribera negli ultimi cinque anni. Sin dall’inizio della sua sindacatura abbiamo osservato un certo modo disinvolto di gestire la cosa pubblica. Acquisto di tute mai utilizzate per gli alunni delle scuole medie inferiori, di fiori con cui addobbare l’atrio e i corridoi interni del Palazzo di città. O di alberi d’arancio da piantumare agli ingressi della città.
Passato l’afflato decorativo, i fiori, come è ovvio, sono seccati e si è cominciato a mettere mano ad affari più seri e complicati: come vendere i 34 (ex 51) lotti al migliore offerente, come rinnovare la pubblica illuminazione, come ritoccare le tasse al rialzo e risanare i conti, come gestire l’emergenza degli sfollati della palazzine di via Fani e sollecitarne la ricostruzione, come organizzare varie feste e festini. Per meglio dire eventi come il Riberella Days per il quale il Comune si è indebitato anticipando una grossa somma. L’arancione doveva essere il colore dominante dell’amministrazione Pace, tradito quest’oggi dal colore blu dei pali della pubblica illuminazione.

cocosL’idea chiave del pizza Fest, di costruire un grande evento intorno all’abilità dei nostri maestri pizzaioli, si è però scontrata con la realtà effettiva di carenza di strutture ricettive turistiche, salvo qualche rara eccezione, e soprattutto di prodotti tipici con cui condire e preparare la pizza. L’agricoltura riberese, a partire dalla farina non certo nostrana, non ha prodotto alcun fungo o carciofino con cui condire la pizza riberese. In una realtà a noi vicina è stata utilizzata la vastedda del Belìce come prodotto tipico, in sostituzione della mozzarella. Il turista vero dorme e mangia nel territorio, non ritorna nella propria abitazione una volta vista l’esibizione del cantante per cui è venuto a Seccagrande.

Ci accusano, da più parti, di essere faziosi. La nostra linea editoriale è stata sempre chiara e coerente: Pace non può rappresentare i cittadini di Ribera che hanno studiato e viaggiato conoscendo realtà più evolute. In parole povere, i giochini politici fatti da Carmelo Pace con cui sostituisce e rimpiazza i propri assessori a seconda dalla convenienza politica del momento o soltanto per il gusto di gettare discredito sui propri avversari politici non può certo rappresentare la cifra di una città in evoluzione che vuole superare i retaggi della vecchia politica.
Il metodo è chiaro: delegittimate i propri avversari politici, mai prendendoli sul serio per le argomentazioni sostenute. Infiltrati se ne vedono spesso, persino il goffo tentativo, fatto con certa progenie di consulenti, di condizionare la nostra linea editoriale, depotenziandola e gettando discredito, straparlando bar bar o coiffeur coiffeur. Bene, noi le cose abbiamo l’abitudine di dirle de visu o in faccia, senza nasconderci.

cortese VaccaroCerti giochini politici così sottili fatti da Pace, certi avvicendamenti assessoriali, sembrano più essere dettati dall’astuzia del diavolo che non dal candore e dalla trasparenza di amministrare la cosa pubblica. L’avvicendamento assessoriale tra moglie e marito è il punto più basso toccato dalla Giunta Pace, motivo di satira da parte del Crozza nazionale. Vedi qui la satira di Crozza: Su LA7 va in onda lo strano caso della prof.ssa Vaccaro e del signor Cortese.
Res pubblica, non res familiare privata, questo il principale fraintendimento del sindaco e dell’amministrazione da lui diretta. Conferenze stampa se ne sono viste tante, dichiarazioni alla stampa o alle tv locali pure. Di comunicazione mediatica se n’è vista tanta, ma la comunicazione fatta dal Sindaco Pace non coincide per forza di cose con una trasparente informazione o con un maggiore coinvolgimento dei cittadini, specialmente quando si sono assunte decisioni importanti e delicate. Quel che deve fare riflettere è il piglio continuo del Sindaco di organizzare eventi, persino in questi giorni la macchina amministrativa si mobilita per organizzare al meglio il Carnevale riberese 2015, sempre con il coinvolgimento di varie associazioni culturali a vario titolo interessate alle prossime elezioni amministrative. Si vis Pace, para (prepara) festa. Se vuoi Pace, prepara la festa.
Non c’è dubbio che molte cose hanno funzionato meglio prima e in occasione dell’organizzazione di eventi, tante menti impegnate nell’organizzazione rappresentano un impulso importante alla creatività e al piacere di fare. Ecco, l’amministrazione Pace ha funzionato bene in occasione dei grandi eventi, fare feste è la cosa che riesce meglio al nostro Sindaco. Gli impiegati e la società civile lavorano meglio in sinergia e la città ha guizzi di vita e di solidarietà.
Lo stesso sforzo andrebbe profuso per gestire l’ordinaria amministrazione, ma questo è un altro discorso, e a volte poco redditizio… I cittadini sembrano avere capito il giochino delle feste, anche perché, passata la festa, ne vedono gli strascichi in termini di sporcizia lasciata per strada e di abulia che invade la città.

Non tutti vogliono Pace, molti però non possono farne a meno, perché i loro interessi coincidono con la rielezione di Pace. La città matura saprà scegliere il sindaco migliore, senza lasciarsi abbindolare dalla lucine, dai nastrini e dai coriandoli di feste carnascialesche. Si vis Pace, para (prepara) festa.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

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