Salvatore Giardina, nel duplice ruolo di presidente dell’A.S.D. Polisportiva Athlon Ribera e di consigliere della F.I.D.A.L. Agrigento, ha scritto una lettera sul tema della ristrutturazione dell’impianto Polivalente di Contrada Spataro, indirizzata al Sindaco e ai consiglieri del Comune di Ribera.
Ecco il testo della lettera depositata oggi al Comune (n. Prot. 6466)
Il sottoscritto Salvatore Giardina, Presidente dell’A.S.D. Pol. Athlon Ribera, nonché Consigliere della F.I.D.A.L. Agrigento, pone all’attenzione del Signor Sindaco e dei Consiglieri tutti, la questione ristrutturazione del campo Polivalente di Contrada Spataro.
Si evidenzia che, con Delibera nr. 54 di codesto Comune, datata 27/09/2011, è stata sottoscritta una Convenzione tra il Comune di Ribera e il Comitato F.I.D.A.L. Agrigento al fine di acquisire i requisiti atti a partecipare ad un Bando pubblico relativo al progetto di ristrutturazione dell’impianto di Atletica Leggera di Contrada Spataro, omologato per le competizioni sportive.
Per l’omologazione dell’impianto, il progettista, che tengo a sottolineare, ha realizzato il progetto a costo “zero” per intercessione del C.O.N.I. Agrigento, della F.I.D.A.L. Agrigento e del sottoscritto, ha stilato gli elaborati tecnici seguendo passo passo la “Circolare Tecnica della F.I.D.A.L. Nazionale per la realizzazione degli impianti sportivi di Atletica Leggera”: è intervenuto, pertanto, sulla pista di atletica, sul campo di calcio, sugli spogliatoi, prevedendo anche tribune prefabbricate e attrezzi per fare atletica (ostacoli, materassoni per il salto in alto e con l’asta, ecc. ecc.).
Costo dell’opera finanziabile € 1.300.000,00 circa.
A oggi, siamo in attesa dell’esito del Bando e non si capisce come mai il Comune sta valutando di
affidare la ristrutturazione a un privato.
Mi permetto di suggerire al Signor Sindaco e ai Signori Consiglieri tutti, prima di concedere ad altri il progetto di riqualificazione del Polivalente, di accertarsi che l’esito del Bando Pubblico sia negativo e/o non più percorribile.
Vorrei aggiungere, inoltre, quale Tecnico di Atletica Leggera, di accertarsi ancora che il progetto del “privato” preveda l’omologazione dell’impianto di Atletica Leggera; in caso contrario, si chiede di intendere come ristrutturazione, non solo l’ammodernamento di una struttura fatiscente ma anche l’omologazione dell’impianto di Atletica Leggera, per rilanciare questa disciplina e non deludere chi come me da 30 anni aspetta di vedere realizzato un sogno.
Con la speranza che i suggerimenti proposti dal sottoscritto vengano accolti, porge distinti saluti.Salvatore Giardina